Stimatissimi lettori,
Mi è molto gradito farvi giungere alcune parole riguardo:
IL PERICOLO DI PERDERE I NOSTRI VALORI ETICI FINO A DIVENTARE CREATURE ANIMALOIDI
Quando ricordiamo e compariamo il nostro presente col nostro passato ci rendiamo conto che, certamente, nel modo di vivere esistente ai nostri giorni abbiamo gradualmente perso col tempo moltissimi valori, e questo ci ha trascinato verso una vita enormemente superflua, artificiale e carente di cose trascendenti.
Iniziamo col dire che quando eravamo bambini, approssimativamente 50 o 60 anni fa, la visione che avevamo della vita era assolutamente molto differente da quella dei nostri giorni.
Così, quindi, ci piaceva giocare con barchette fatte di carta che poi mettevamo sull’acqua che scorreva ai lati dei nostri marciapiedi e le contemplavamo per vedere dove quel minibattello sarebbe arrivato. Altre volte accompagnavamo la nostra barchetta lungo qualche strada per vedere, allo stesso modo, quanta distanza era riuscita a percorrere.
D’altra parte, erano i tempi in cui si facevano volare aquiloni di carta equilibrati con la coda di tela molto fina. Lanciavamo in aria quell’aquilone e, mediante un cordino sufficientemente lungo, facevamo salire quel giocattolo e, quando era già alto, lo facevamo andare da un lato all’altro dello spazio. In quell’occupazione potevamo passare ore e ore. Il nostro centro emozionale si dilettava moltissimo, soprattutto quando il vento aumentava la sua forza…
In quei periodi, inoltre, un’istituzione americana chiamata YMCA regalava ai bambini pezzi di legno e altri utensili, e ogni bambino si elaborava a casa sua un proprio carretto, con cui poi, in un luogo nascosto, si promuovevano corse, e tutto ciò provocava non soltanto l’allegria e l’emozione degli infanti, bensì anche nei loro genitori o adulti in generale.
E che diremo del gioco con le biglie? Tutta la combriccola prendeva parte a tale divertimento ed era un gioco che non soltanto acutizzava i sensi (vista e tatto), ma si formavano anche allegri capannelli che ridevano (sanamente) del perdente o incitavano il vincitore, il tutto in un ambiente di sano divertimento. Ugualmente è avvenuto con la trottola o paleo, su cui arrotolavamo una corda che ci serviva per tirarla al suolo e alcune volte contro la trottola del perdente. Quelle situazioni ci strappavano risate costanti, dopo le quali ciascuno se ne andava a casa sua.
Le ragazze giocavano ad essere padrone di casa. Avevano delle minicasseruole e altri arnesi di cucina e tra di loro giocavano a cucinare l’immaginaria zuppa, che non era altro che un po’ d’acqua che ognuna beveva al momento giusto. In altri momenti giocavano ad essere madri con le loro bambole. Non posso tralasciare i giochi che consistevano nel diventare, per qualche istante, un dottore. I nostri genitori ci compravano un kit da «medico» che aveva, tra le altre cose, uno stetoscopio giocattolo che permetteva, in teoria, di sapere come stavano i polmoni degli «apparenti malati» e anche le pulsazioni dei loro cuori. Ovviamente, alcuni facevano i medici e altri i malati, ma quello creava un ambiente di intrattenimento infantile meraviglioso. È indiscutibile che a tutte queste cose graziose andrebbero aggiunte le «macchinine a pedali» con cui ci muovevano nelle nostre case.
E giocare con la corda che due bambini o bambine muovevano mentre un terzo la saltava per non restarvi impigliato? Non c’è dubbio che quei giochi ci rendevano felici e nessuno correva rischi né pericoli.
Ecco qui la domanda, amato lettore: Quanti bambini vediamo ai nostri giorni trascorrere la loro infanzia con questa felicità? Risposta: Pochissimi, potremmo dire NESSUNO.
Perché? Beh, semplicemente, perché la nostra crudele civiltà attuale considera che tutti quei tipi di divertimento erano e sono baggianate, sciocchezze, stupidaggini e quel che oggi si regala ai bambini sono gli aberranti telefoni cellulari, gli ipnotici computer o calcolatori, ecc. ecc. ecc., tutto con la scusa che è meglio che il bambino si abitui ad essere intelligente, sebbene ciò implichi che in realtà non viva la sua infanzia…
Quando una creatura umana non vive le sue tappe, la sua personalità si deforma poco a poco e tutto questo ripercuoterà sui suoi stati posteriori (adolescenza, età adulta, età matura e vecchiaia).
Per colmo dei colmi, l’arrivo della televisione fu da una parte magnifico per mostrare quel che accadeva in qualche parte del mondo, per mostrare gli avanzamenti della scienza in molti campi e persino per far ridere i bambini con le caricature del tempo. Ricordiamo Braccio di ferro, Topolino, Picchiarello, Tom e Jerry, la Pantera Rosa e un’infinità di personaggi che dilettavano non solamente i piccoli, bensì anche i loro stessi genitori…
In seguito, questa singolare invenzione (la TV), iniziò ad essere il mezzo per cominciare a pervertire la nostra società. Agli inizi i film o pellicole intrattenevano i telespettatori presentando storie del vecchio west americano (Via col vento), Alice nel paese delle meraviglie… Al giorno d’oggi, cari amici e amiche, le cose sono cambiate moltissimo. Se vogliamo vedere un film dobbiamo assicurarci di non riempirci la psiche di violenza inservibile, infrasessualità sfacciata e altre erbacce, perché tutta quell’innocenza è stata gettata nella spazzatura e hanno iniziato a produrre pellicole sempre più pervertite e degenerate e, disgraziatamente, tutti quanti lo hanno accettato come normale. Oggi siamo abituati a vedere film in cui i protagonisti appaiono assolutamente nudi, e il colmo è che ce li mostrano mentre fornicano. Ovviamente, tutto questo materiale della celluloide si è accumulato nel nostro psichismo fino ad arrivare a saturarci e, in tal modo, allontanarci dell’ESSERE e avvicinarci al NON ESSERE, l’IO.
Come se tutto questo non fosse già sufficiente, ora le masse, già instupidite, hanno proclamato l’esistenza del fenomeno LGTB, che, secondo i suoi precursori, concede la libertà a tutti gli umanoidi di scegliere se continuare ad essere un uomo o una donna (come la natura li ha portati al mondo), o trasformarsi, artificialmente, in un’altra cosa, o direttamente sollecitare i governi mediante le loro istituzioni (servizi medici sociali) di eseguire un’operazione chirurgica su di loro e regalare degli ormoni per cambiare la loro sessualità. La cosa più incredibile è che la nostra società chiama questo progresso e un’altra parte di essa rimane indifferente anche se sta contemplando una vera catastrofe nel genero qualificato come «umano».
Ci sarebbero molte cose che potremmo continuare ad enumerare in queste righe per riaffermare che non meritiamo più neppure l’appellativo di civiltà. Ora dovremmo essere chiamati gruppi barbari, pericolosi e criminali che godono a distruggersi tra loro…. Sappiamo che dietro a queste nefaste trasformazioni del nostro mondo sono esistite e continuano ad esistere certe intelligenze mostruose che sono quelle che stabiliscono quale debba essere il destino del resto dei mammiferi razionali. Persino gli stessi governi del nostro mondo temono quei personaggi che si nascondono dietro società segrete in diversi luoghi del nostro pianeta. Queste menti mostruose hanno pianificato e stanno mettendo in marcia la Terza Guerra Mondiale che sta cominciando davanti al nostro naso, ma, come abbiamo detto prima, la nostre Coscienze sono tanto addormentate che ormai non ci importa…
Dove andremo a finire? Risposta: Nel caso totale e nella nostra autodistruzione.
GLORIA IN EXCELSIS DEO. ─‘Gloria a Dio nelle altezze’─.
KWEN KHAN KHU