L’apparizione del Fuoco Sacro

L’apparizione del Fuoco Sacro

L’apparizione del Fuoco Sacro 850 480 V.M. Kwen Khan Khu

Pregiatissimi/e lettori/rici,

L’APPARIZIONE DEL FUOCO SACRO

La aparición del Fuego Sagrado, Johann Kunckel
La prima parte della curiosa scuola di arte e lavoro, Johann Kunckel

L’immagine che ci mostra questa incisione apparve nelle prime pagine di un libro intitolato La prima parte della curiosa scuola di arte e lavoro, pubblicato nel 1696, Des curieusen Kunstund Weerck-Schul ester ─und anderer─. L’autore di questa incisione fu Johann Kunckel, che visse tra gli anni 1630 e 1703. Fu un alchimista tedesco dedito alla chimica sperimentale. Nel 1693 venne nominato Johann Kunckel Von Löwenstern dal re Carlo XI di Svezia.

La prima parte della curiosa scuola di arte e lavoro, Johann Kunckel

Per cominciare la nostra rivelazione dobbiamo osservare che la figura centrale è costituita da una donna che ha sul petto un sole. Questo sole ci lascia intravedere che ella è lo sdoppiamento di Dio Padre. D’altra parte, ella appare come la madre dello Zolfo divino o Fuoco Sacro, in altre parole, si tratta della nostra Divina Signora DEVI-KUNDALINI o STELLA MARIS.

Un’altra dama solleva da dietro un velo che la benedetta Kundalini porta. Ciò si riferisce al fatto che Ella si rivela finalmente di fronte all’Iniziato e gli concede la grazia divina di essere purificato dal Fuoco Segreto. È quel che in esoterismo chiamiamo «alzare il velo di Isis».

È importante risaltare che l’immagine di Dio Madre possiede quattro seni. Questo ci indica che è Ella ad alimentare i quattro elementi: ACQUA, FUOCO, ARIA e TERRA. Questi elementi sono fuori di noi e dentro di noi e, mediante la loro combinazione chimica nel laboratorio del nostro organismo riusciranno a cristallizzare la nostra PIETRA FILOSOFALE.

La Dama Adepto che solleva il velo di Dio Madre ha nella mano destra un CADUCEO, significativo della nostra spina dorsale con le sue due nadi principali, ossia: IDA e PINGALA. È indubbio che l’ETERNO FEMMININO concederà il corno dell’abbondanza (spirituale e materiale) a chiunque riesca a manifestarla nella sua natura umana.

In seguito, è bene segnalare che Ella, la nostra Divina Signora, ha nella destra un mini-bacolo che termina con una mano. Tale mano ha un chiodo che la attraversa, e ciò è stato plasmato dall’artista per indicarci che si tratta della segnalazione della Via Secca, che mette in marcia il processo del nostro Cristo intimo mediante i lavori esoterici della crocifissione e resurrezione del nostro Chrestos particolare.

È anche bene osservare che STELLA MARIS porta un leone legato a un cordino. Si tratta qui del Leone Rosso. Questo leone è la rappresentazione dell’unificazione totale del nostro Mercurio con il nostro Zolfo, il quale costituirà la Tintura Rossa o Elisir Rosso appropriato per consumare la Grande Opera interiore

I nostri compagni devono captare, allo stesso modo, che esiste un albero vicino alla nostra sacra Signora. Tale albero è l’albero della vita (il nostro Essere), poiché Ella è uno sdoppiamento del nostro Kether, del nostro Anziano dei Giorni, del nostro Padre che sta in segreto.

Vi consegno ora alcune frasi degni di essere riflettute:

«L’allegria e l’amore sono le due grandi ali per le grandi azioni».
Goethe

«L’allegria dell’anima conforma i bei giorni della vita in qualunque epoca sia».
Socrate

«La gioventù è il paradiso della vita; l’allegria è la gioventù eterna dello Spirito».
I. Nievo

«L’anima dell’uomo è più grande dei mari, e la polvere dei suoi resti riempie appena la conca di due mani».
P. Juan Arolas

«Per l’uomo di bene tutti i giorni sono di allegria e gioia».
Diogene

POTIUS SERO QUAM NUMQUAM.
‘Meglio tardi che mai’.

KWEN KHAN KHU