Mi metto in comunicazione con tutti/e voi in questa opportunità per scrivervi riguardo un’opera del grande artista italiano chiamato Raffaello o Raffaello Sanzio di Urbino (1483-1520). Il titolo di quest’opera è La visione di un cavaliere, e anche Il Sogno di Scipione.
La pittura ci mostra Santa Cecilia, vestida con una bella veste dorata, mentre alza gli occhi al cielo e sostiene un organo tra le mani.
Per prima cosa, stimato lettore, dobbiamo dire che questa illustrazione appare nel libro intitolato Studium Universale, scritto da Valentin Weigel, che era filosofo, scrittore, mistico tedesco di Sassonia e, secondo alcuni, un precursore della Teosofia.
L’immagine che ci mostra questa incisione apparve nelle prime pagine di un libro intitolato La prima parte della curiosa scuola di arte e lavoro, pubblicato nel 1696, Des curieusen Kunstund Weerck-Schul ester ─und anderer─.
Mi affretto ad inviarvi questa incisione intitolata ”Notti mistiche o la chiave dei misteri”. Questa magnifica illustrazione ci mostra la ricerca della nostra Pietra Filosofale con molti dei suoi dettagli.
Ante todo es necesario que sepáis que este grabado forma parte del mismo libro que fue llamado Perspectiva sobre la magia, escrito por Karl Von Eckartshausen, quien vivió entre los años 1752 y1803. El tomo que contiene este grabado se editó por primera vez en 1792.
Per cominciare dobbiamo dire che gli obelischi furono mostrati per la prima volta come parte dell’architettura egizia. Essi, gli egizi, discendenti diretti degli atlantidei, giunsero nelle terre di Cairona e lì cominciarono a gettare le basi di quel che poi sarebbe stato un grande impero, tanto di luce, come pure di una grande ingegneria architettonica.
mi fa piacere, in questa opportunità, farvi giungere un’altra incisione realizzata da Kark Von Eckartshausen, editata nel 1790, due anni dopo la prima edizione. Enigmi della simbologia
Mi fa piacere far giungere a tutti voi un commento interessantissimo sulla figura che nei tempi medievali era chiamata BUFFONE.
È importante segnalare che la parola testrasostentatori va interpretata come ‘i quattro che sostentano’… E cosa sostentano? Risposta: niente meno e niente più che il nostro universo.