Carissimi/e amici/che:
In quest’occasione voglio avvicinarmi a voi per mostrarvi questa incisione che allude a…
… I QUATTRO TETRASOSTENTATORI
Questa tematica appare nelle prime pagine del libro intitolato Probaseologia; o parte pratica della teoria dei numeri della natura –Probaseologie; oder, praktischer theil der zahlenlehre der natur–, anno 1795, dello stesso scrittore e mistico Karl von Eckartshausen (1752-1803).
È importante segnalare che la parola testrasostentatori va interpretata come ‘i quattro che sostentano’… E cosa sostentano? Risposta: niente meno e niente più che il nostro universo. Qui non stiamo parlando di sostentatori di cosmi o di sistemi solari, no; stiamo parlando di gerarchie divine che sostentano il nostro universo in marcia. Curiosamente, uno di quei quattro tetrasostentatori è una grande Iniziata o Ierofantide che ai tempi della Lemuria era la sposa del stesso Yahvé, il massimo rappresentante della Loggia Nera, colui che insegnò agli abitanti dell’antica Lemuria a fornicare. Oggi è legato ad una croce invertita nell’ultimo circolo dantesco e, secondo il nostro benedetto Guru, gli si darà nuovamente un corpo fisico soltanto nell’era del Capricorno. Questo malvagio personaggio propose in quei tempi alla sua sposa di fornicare ed ella rifiutò la fornicazione. Proseguì il cammino verso la divinità ed egli venne condannato al nono cerchio infernale. Ecco due cammini totalmente opposti.
Concentrandoci sull’incisione, indubbiamente tutto, assolutamente tutto, nella natura visibile e invisibile è controllato dalle leggi di peso, numero e misura; così enfatizza il nostro benedetto Patriarca, V. M. Samael Aun Weor. Non c’è dubbio che tutta la creazione sia legata, allo stesso tempo, al suono universale. Questa è la ragione per cui ciascuno dei quattro angeli qui mostrati ha nelle mani un flauto. È un’allusione alle sette note musicali che vibrano con la corrente del suono nell’universo intero, nei cosmi e nell’infinito. Ricordiamo che la Gnosi ci spiega che la somma di determinati universi costituisce un infinito, poi si apre uno spazio ed esiste un altro infinito e così via.
Riguardo alle figure che sono le protagoniste della nostra immagine, alcuni potrebbero interpretare questi quattro angeli come i rettori dei quattro elementi: acqua, fuoco, aria e terra; tuttavia, in realtà il flauto di ognuno di loro è un vivido segnale che si tratta di una cosa molto più profonda.
Nella nostra incisione è interessante vedere due angeli che guardano verso i cieli, nei quali risplende un triangolo che simboleggia il Theomegalogos. Tale figura geometrica (o triangolo) contiene all’interno un occhio che rappresenta l’onniscienza del pantrocrator. Tale occhio, con i secoli, venne adottato da diverse società segrete, tra cui la Massoneria. Gli altri due angeli guardano in basso, verso ciò che è stato creato. Così ci si sta dicendo che i Demiurghi o autorità divine lavorano sotto la supervisione dell’onniscienza cosmica del Padre.
Più in basso, a formare parte di questo insieme, appare la figura di un altro angelo che in una mano (la destra) tiene un triangolo e nell’altra lo stesso triangolo ma dentro ad un circolo. Il primo triangolo corrisponde alle tre forze primarie della creazione, cioè Santo Affermare, Santo Negare e Santo Conciliare. Posteriormente, il secondo triangolo segnala quelle tre sunnominate forze, ma contenute nell’uomo, tale è il simbolo del triangolo dentro alla circonferenza.
Attira l’attenzione che questo angelo solitario sia fermo su una Pietra cubica per indicarci che quel portento riferito al fatto di giungere a contenere le tre forze primordiali al nostro interno si rende possibile solo quando abbiamo raggiunto la Pietra Filosofale, cioè quando ci siamo integrati con il nostro ESSERE interiore profondo, ossia quando abbiamo raggiunto l’Autorealizzazione mistica totale. È per tale ragione che quell’entità angelica ha il flauto a riposo, poiché non ha più bisogno di far appello alla corrente del suono durante le sue pratiche metafisiche e molto meno quando si tratti di relazionarsi con la sovrasessualità, in quanto tale Uomo o tale Donna si è già trasformato in un DUE VOLTE NATO…
Vi lascio ora delle frasi per la riflessione:
«È sempre tardi quando si piange».
Sallustio
«Le lacrime sono il sangue dell’anima».
Sant’Agostino
«Nasciamo con le lacrime, tra le lacrime trascorre la nostra vita e chiudiamo con le lacrime il nostro ultimo giorno».
Ovidio
«Gli uomini ricchi di lacrime sono buoni. Tenetevi lontani da chiunque abbia il cuore secco e secchi gli occhi».
Goethe
«L’occhio vede bene Dio solamente attraverso le lacrime».
Victor Hugo
ERRARE HUMANUM EST.
─Errare è umano’─.
KWEN KHAN KHU