Lettori e lettrici molto cari,
Voglio, in questa occasione, farvi giungere la presente incisione che fece parte di una serie di disegni attribuiti a Marten de Vos (1532-1603), sebbene l’incisore fu un personaggio chiamato G. D. Mortier. Questa incisione fece parte di alcuni disegni destinati a mostrare che le virtù conquistano i vizi. In concreto, la presente opera artistica ha per titolo…
… LA FIDUCA VINCE L’INGANNO
Il personaggio centrale è costituito da una donna seduta, che con la mano destra sostiene una bandiera che mostra due cuori e in mezzo ad essi una stretta di mani.
A sinistra di questa dama appare un avviso in cui si legge la parola FIDUCIA o FIDVCIA, che va tradotta come è ‘FIDUCIA’.
Ai piedi delle dame che stiamo descrivendo si può leggere TECTI DOLI, che va interpretato come ‘inganno dissimulato’.
La dama che sta seduta ha nella mano sinistra un libro il cui titolo è REVERÀ, che significa ‘in verità’, ‘in realtà’…
Dobbiamo anche segnalare che un’altra donna appare sdraiata ai piedi della prima che abbiamo già descritto. Ha dei piedi mostruosi e dal suo fondoschiena spunta una coda come di scorpione. Quest’altra dama ha i seni nudi, con la mano destra mostra due frutti e vicino al gomito del suo braccio destro appare la parola in latino FRAVS, che va letta come ‘FRODE’.
A lato della donna che giace al suolo possiamo pure osservare una serie di maschere variegate. COS’È TUTTO CIÒ?
Bisogna partire dal fatto che questa incisione compie una comparazione tra la fiducia e la frode. La prima è una virtù, la seconda è un vizio, in altre parole, un aggregato psicologico presente in moltissime persone del nostro mondo. La frode è diventata tanto comune ai nostri giorni che coloro che non la praticano sono guardati come sciocchi, imbranati e ridicoli. Così è la nostra società attuale.
Ovviamente la donna che porta la bandiera che rappresenta la fiducia simbolizza tutti quelli che confidano nei propri valori eterni, nel proprio ESSERE, e con tali anime si possono fare accordi e patti di qualunque specie, poiché non tradiscono mai sé stesse…
La fiducia – Fidvcia – è associata alla lealtà, ragione per cui sulle gambe di questa donna che è seduta vediamo un cagnolino. Stesso significato ha la stretta di mani che possiamo apprezzare nella bandiera. In tempi passati bastava una stretta di mani per sigillare un patto tra cavalieri, oggi non bastano nemmeno i trattati firmati e sigillati con la firma di quelli che li contraggono.
La frode, rappresentata dalla donna sdraiata, è sempre stata grossolana e sediziosa. Perciò vediamo i seni di quest’altra dama mostrati senza alcun pudore, mentre la donna che rappresenta la fiducia appare vestita con un vestito che la copre da capo a piedi.
La parola REVERÁ, che significa ‘in verità’, ‘in realtà’… è scritta nel libro della donna modesta per segnalarci che dobbiamo alimentarci studiando il potere delle virtù.
D’altra parte, la donna che rappresenta la frode è attorniata da maschere. Tali maschere alludono alle diverse personalità o aggregati psicologici che vivono all’interno del soggetto «umano». Purtroppo abbiamo molte forme di essere fraudolenti. Esiste frode nell’economia, nei testi religiosi, nelle interpretazioni teologiche, nell’arte del nostro tempo, e persino la filosofia ha finito per essere fraudolenta a tal punto che si è ridotta a meri capricci politici (ossia capitalismo, comunismo, socialismo ecc. ecc. ecc.).
Non possiamo omettere la segnalazione dei frutti che con un braccio la donna giacente mostra o vuole che vediamo. Quelli sono i frutti dell’INGANNO, di tutto ciò che facciamo fraudolentemente mossi dai nostri diversi aggregati psichici nel nostro mondo di relazioni.
Se siamo fraudolenti diventeremo sempre più mostruosi, in quanto la frode è una forma della menzogna e sta scritto che coloro che praticano di vita in vita la menzogna diventeranno sempre più deformi, secondo quanto dichiarò il V.M. Samael Aun Weor nelle sue opere scritte e nelle sue conferenze dettate in differenti scenari.
Ci sono alcune frasi scritte in latino alla fine di questa bella incisione, ma, osservando che non sono realizzare correttamente, abbiamo preferito non darne l’interpretazione, dato che mostrano un controsenso per il nostro lettore.
Vi aggiungo ora alcune frasi per la vostra riflessione:
«Molte volte la fiducia produce la lealtà».
Seneca
«La fiducia in sé stessi è il primo segreto del successo».
Emerson
«Il successo dipende meno dagli aiuti esterni che dalla fiducia in sé stessi».
Lincoln
«La fiducia è la madre della azioni grandiose».
Schiller
«Coloro che non hanno fiducia nell’uomo non ne hanno nessuna in Dio».
Chapmann
NOVUS ORDO SECLORUM.
─‘Un nuovo ordine per secoli a venire’─.
KWEN KHAN KHU