Lo spirito della comprensione

Spiritvs intellectvs

Spiritvs intellectvs 850 480 V.M. Kwen Khan Khu

Compagni/e del cammino molto amati,

Vi scrivo per farvi giungere alcune spiegazioni di un’altra delle sette incisione che illustrano i sette doni dello Spirito Santo. In questa opportunità commenteremo l’incisione n˚ 2, che si intitola…

… SPIRITVS INTELLECTVS
— ‘Lo spirito della comprensione’—

SPIRITVS INTELLECTVS (‘Lo spirito della comprensione)

Questa incisione fu realizzata tra gli anni 1560 e 1618 da Adrien Collaert, e mostra una dama, a sua volta rappresentativa della comprensione, in quanto una delle facoltà animiche che dovrebbero essere presenti nelle nostre vite. Non dimentichiamo che una delle otto virtù che accelerano l’avvento del Fuoco Sacro nella nostra anatomia organica e psichica è, precisamente, quella che ci parla della necessità della COMPRENSIONE.

Ma mediante questa incisione ora capiamo che, certamente, il Terzo Logos, lo Spirito Santo, sposo di Kundalini Shakti, può concederci come un dono la facoltà meravigliosa della comprensione, indispensabile, non solo per arrivare a capire le nostre debolezze, le loro molle segrete, i loro funzionalismi, bensì anche i difetti o debolezze dei nostri simili

È urgente sviluppare la comprensione verso il nostro prossimo per cercare di rendere l’IO incapace, allo scopo che quest’ultimo non continui ad ordire intrighi o false speculazioni ai danni degli altri.

Cominciamo col cercare di descrivere la dama della nostra incisione e le aggiunte che presenta nel suo abbigliamento e nella sua fisionomia in generale.

In testa sfoggia un copricapo costituito da una corona alata che a sua volta ha aggiunta una sorta di perle. Dietro a questo copricapo vediamo fiamme di fuoco a mo’ di forze fiammeggianti che la illuminano. Ovviamente, questa è una chiara allusione al dono dell’illuminazione, che ci permette di comprendere l’incomprensibile.

Come parte del suo abbigliamento, sfoggia anche un pettorale che porta dentro dodici quadrati. Questi dodici quadrati ci rimandano all’Arcano 12 dei Tarocchi, che allude a sacrifici, e perciò la lamina rappresentativa di detto Arcano segnala un uomo appeso a testa in giù per uno dei suoi piedi. Per mettere in marcia quei sacrifici è necessario coltivare la pazienza al fine di sopportarli indefinitamente. Ricordiamo qui le prove alle quali fu sottomesso da Dio il santo Giobbe. Furono molto dure, terribili, ma in fine Giobbe le sopportò, e così si fece amare dal Signore.

Più in basso, in vita, questa dama ostenta un cinturone, che viene mostrato intenzionalmente. Quel cinturone ci ricorda il cinto di Ippolita, regina delle amazzoni, che lo stesso Ercole dovette rubarle come parte di una delle dodici fatiche che gli Dei dell’Olimpo imposero all’eroe solare come conditio sine qua non per concedergli il ritorno nella loro sacra dimora. È necessario che voi, pazienti lettori/rici, sappiate che tale cinturone rappresenta la facoltà di saper comprendere uomini e donne in qualunque situazione, luogo o tempo.

Scendendo lungo l’enigmatico vestito della dama della nostra incisione, osserviamo all’altezza del sesso una fila di oggetti costituiti da tre campanelle e tre sfere. Cos’è tutto questo? Risposta: le campanelle simboleggiano le ottave musicali di raffinamento durante la pratica dell’Arcano A.Z.F., poiché senza raffinamento non esiste progresso nelle nostre discese nella Nona Sfera.D’altra parte, le piccole sfere sono le buone coagulazioni del  nostro Mercurio Filosofale grazie alle fecondazioni che il Fuoco Sacro (lo Zolfo dei saggi) compie su di esso. Ricordiamo le parole che il celebre alchimista chiamato  Heinrich Khunrath scrisse per sintetizzare tutto il lavoro nella Grande Opera: SOLVE ET COAGULA, ‘dissolvere e coagulare’. È urgente dissolvere l’EGO e coagulare l’Oro dello Spirito (ossia, l’ESSERE)…

È questa la ragione per cui la donzella del nostro tema porta nella mano destra dei raggi (il fuoco) che appaiono sotto forma di frecce, per indicare le passioni umane dominate e controllate. Giustamente, e per tal motivo, porta anche nella stessa mano tali forze elettriche trasformate in una specie di ricciolo come per dirci che dobbiamo domesticare le passioni umane fino a trasformarle in energie soavi capaci di costituire una cosa delicata e bella.

È importante segnalare che la donna della nostra incisione si trova tra due colonne serpeggianti. Non dobbiamo dimenticare che la conquista di sé stessi ha come base il saggio uso delle nostre secrezioni sessuali combinato con i Fuochi Segreti della nostra adorabile Madre Kundalini. Quelle sono le due colonne portanti che in Massoneria gnostica continuiamo a chiamare Jakin (quella di destra) e Bohas (quella di sinistra).

Il testo in latino che appare nella parte inferiore del disegno recita così:

«Vir in multis expertus cogitabit multa: et qui multa didicit, enarrabit Intellectum. Eccles. 34».

Traduzione: ‘L’uomo esperto in molte cose penserà molte cose: e colui che ha appreso molte cose narrerà il suo intendimento’.

Vi aggiungo ora le parole dell’Ecclesiaste o Siracide, quelle che vanno dal versetto 9 al 12, vediamo:

«9. Chi viaggia molto sa molto

e chi ha molta esperienza discorre saggiamente.

10. Chi non è passato per delle prove sa poco.

Ma chi ha viaggiato diventa molto furbo.

11. Nei miei viaggi ho visto molte cose e so più di quanto racconto.

12. Molte volte sono stato in pericolo di morte,

ma grazie alla mia esperienza sono rimasto in vita».

Permettete ora che vi regali delle frasi su cui riflettere:

«Comprendere tutto è perdonare tutto». Madame de Staël

«Nel ripeterle, si alterano spesso le parole altrui probabilmente solo perché non le si è capite». Goethe

«Non piangere, non indignarsi, bensì comprendere». Spinoza

«Ognuno comprende soltanto quello che si porta dentro». Amiel

NUDA VERITAS. (‘La nuda verità’).

KWEN KHAN KHU