Il misantropo, Pieter Brueghel

Il misantropo

Il misantropo 850 480 V.M. Kwen Khan Khu

Compagni/e del cammino molto amati/e:

mi compiace farvi giungere una spiegazione riguardo una pittura creata dall’artista rinascimentale fiammingo di nome Pieter Bruegel il Vecchio. Quest’opera fue creata nel 1568. Attualmente è conservata nel Museo Nazionale di Capodimonte, a Napoli (Italia). Quest’opera pittorica è chiamata…

… IL MISANTROPO

Il misantropo, Pieter Bruegel il Vecchio
Il misantropo, Pieter Bruegel il Vecchio

La pittura racchiusa in un circolo all’interno di una cornice quadrata rappresenta un anziano vestito di nero e con barba bianca con le mani giunte davanti a sé. Dietro di lui un uomo più piccolo e scalzo usa un coltello per tagliare i fili della borsa di denaro dell’anziano. L’anziano appare tanto perso nei propri pensieri che non si rende conto dei furti né dei triboli che si trovano sul suo cammino. Curiosamente, un globo cruciforme racchiude il ladro.

D’altra parte, una frase scritta in fiammingo, nella parte inferiore, ci dice:

«Om dat de werelt is soe ongetru / Daer om gha ir in den ru».

‘Dato che il mondo è perfido, vado a lutto’…

Dopo questa digressione, paziente lettore, andiamo ora a cercare di comprendere gli elementi racchiusi in quest’opera artistica.

Come parte centrale di essa vediamo l’anziano che indossa un vestito completamente nero. Tale vestito non è quello di un eremita, bensì di un soggetto risentito e stufo delle persone di questo mondo. Questo è ciò che definisce un misantropo, qualcuno che divorzia dal mondo e preferisce rinchiudersi in sé stesso e nei propri pensieri.  Nel nostro mondo esistono migliaia di persone che hanno questa tendenza egoica che le spinge a detestare od odiare il resto dei loro simili, poiché per questa gente il resto degli esseri umani  costituisce una cosa perfida. Da lì la frase scritta in lingua fiamminga  che dice: Om dat de werelt is soe ongetru / Daer om gha ir in den ru Traduzione: ‘Dato che il mondo è perfido, vado a lutto’…

Il ladro che va dietro all’anziano e che ne ruba la borsa di valori è racchiuso in un globo cruciforme. In questo caso non si tratta di alcunché di alchemico, no. Questo globo che racchiude il ladro rappresenta il microcosmo umano che cerca sempre di approfittare delle debolezze degli altri.

È triste sapere che nei nostri studi metafisici molte volte sogliono infiltrarsi persone misantrope, delle quali potremmo dire che stanno sempre dicendo messe per sé stesse. Tali soggetti non parlano con nessuno e vivono imbottigliati nei propri pensieri, a tal punto che non si rendono nemmeno conto della miseria che altri simili possono causare loro, com’è il caso del ladro del nostro tema di studio. Indubbiamente soggetti di questo tipo non potrebbero compiere il Cammino Segreto perché, giustamente, questa via ermetica si può vivere solo convivendo con le imperfezioni del nostro mondo.

La misantropia e anche la mitomania sono, in realtà, stati del nostro Ego animale che possono essere definiti come malattie psicologiche e, di fatto, gli psichiatri trattano queste persone con sessioni di trattamenti intensi per cercare di includerle all’interno della società.

L’esclamazione dell’anziano nella quale esprime che «dato che questo mondo è perfido, vado a lutto» non è altra cosa che uno stato provocato da un aggregato psicologico che lo fa sentire molto al di sopra degli altri. In altre parole, si tratta, dunque, di un vanitoso che si ricopre di vesti nere per differenziarsi dal resto degli esseri umani, ma al suo interno ha capricci e sgarbi per cercare di mostrarci di non essere come gli altri…

Il nostro V.M. Samael Aun Weor ci ha detto chiaramente: «Solo convivendo con i nostri simili è possibile scoprire i nostri difetti per poterli poi eliminare». Questo ci indica che, certamente, la vita è una scuola alla quale andiamo per vedere le nostre imperfezioni e, una volta scoperte, comprenderle ed eliminarle.

La cecità dei misantropi è tale che nel loro peregrinare per il nostro mondo non sono capaci di vedere i pericoli che hanno davanti ai propri occhi e sono vittime di molte circostanze dolorose e sgradevoli. È questo il caso dei sassi o triboli che si trovano sulla strada che l’anziano transita. Tali triboli o sassi possono simboleggiare non solamente pericoli materiali, bensì anche psichici o mentaloidi. Comunemente, il misantropo non si adatta in nessun luego, poiché dovunque vada non gli piace relazionarsi con nessuno, guadagnandosi in tal modo l’antipatia degli altri.

Il misantropo, Pieter Bruegel il Vecchio (dettaglio)

Tale misantropia è una cosa similare alla mania che conduce alcune persone a ostentare di essere umili. Questo ci ricorda quell’aneddoto in cui il gran filosofo Socrate, osservando Aristippo camminare per le strade di Atene indossando vestiti pieni di buchi nel tentativo di sembrare umile agli occhi degli altri, gli rivolse una frase ironica: «Aristippo, dai buchi del tuo vestito si vede il tuo orgoglio»…

Dettagli con i triboli che si trovano sulla strada dell’anziano. Il tribolo è un’«arma di negazione di area» o «sistema d’armamento anti-accesso» composto da due o più chiodi o spine affilate disposte in modo tale che una di essere punti sempre verso l’alto a partire da una base stabile.

Triboli
Triboli

Permettetemi ora di aggiungere alcune frasi per la vostra riflessione:

«Sono convinto che la prima prova di un grand’uomo consista nell’umiltà». Ruskin

«Un’anima veramente grande abbraccia nel suo affetto tutto il genere umano, e vorrebbe vedere felici e gioiosi tutti gli uomini». Barone d’Holbach

«L’umanità è come è: non si tratta di cambiarla ma di conoscerla». Gustave Flaubert

«L’umiltà degli ipocriti è il più grande e il più altezzoso degli orgogli». Lutero

«Amo il mio paese più della mia famiglia, ma amo l’umanità più del mio paese». Fenelón

SIC TRANSIT GLORIA MUNDI. (‘Così passa la gloria del mondo’).

Kwen Khan Khu