Il V.M. Kwen Khan Khu vuole condividere con noi alcune riflessioni su quattro importanti e davvero illuminanti incisioni alchemiche.
L’incisione in questione venne elaborata da Jacob Böhme (1575-1624) in una delle sue opere postume. Per molti dei ricercatori questo libro è considerato uno dei suoi scritti più difficili.
Amici e amiche molto cari,
con immensa allegria, amici e amiche, vi faccio giungere la presente incisione che ha per titolo “I tre principii della manifestazione divina”
Tale incisione, “Ercole al bivio”, esotericamente, allude alla decisione che ogni aspirante a UOMO SOLARE deve prendere, in altre parole, a ogni Bodhisattva che, avendo già innalzato i suoi sette Serpenti di Fuoco, deve decidersi chiaramente tra la Via Secca dell’alchimista o la Via Umida dell’arte trasmutatoria.
Vi consegno ora il messaggio contenuto in questa iscrizione appartenente al frontespizio del libro chiamato “Tutti gli scritti teosofici del benedetto e illuminato Jacob Böhme”
In questa opportunità voglio mostrarvi una scultura antichissima che risponde al nome di Glykon.
In quest’opera artistica si può apprezzare una fanciulla (una Isis o sacerdotessa) che compie le sue purificazioni di fronte al fuoco che arde in un recipiente e che è collegato a dei raggi luminosi che vengono dal cielo.
In essa si apprezza che, certamente, questi artisti, indipendentemente dal fatto di essere grandi esponenti dell’arte, avevano grandi inquietudini mistiche sul destino dell’uomo nella sua permanenza sulla terra. Perciò, il titolo di questa incisione è, secondo l’artista…
Fu una delle opere più pie conosciute nell’Europa del secolo XVII. Il tema centrale di queste opere fue sempre l’amore divino e l’anima umana, e molti autori affermano che all’artista piacque sempre rappresentare queste virtù con sembianze infantili, associando le sue incisioni ad Eros Cupido oppure a Gesù bambino.
Vi faccio giungere questa bella incisione che appare sul frontespizio di un’opera chiamata NUMEROLOGIA DELLA NATURA.