Amici/che lettori/trici molto cari:
Vi faccio giungere in questa opportunità la sesta incisione della serie di sette incisioni corrispondenti alle virtù dello Spirito Santo.
Questa incisione si intitola…
…SPIRITVS PIETATIS
─‘Lo Spirito della Pietà’─
Osservando questa bella incisione incontriamo come tema centrale una dama la cui testa è adornata con una corona d’alloro, simbolo del trionfo ermetico.
Allo stesso modo, come al solito, trattandosi della forza del Terzo Logos, possiamo apprezzare fuoco intorno alla sua testa, poiché il fuoco della Divina Madre e del suo sposo Shiva è quello che rafforza le virtù che dobbiamo raggiungere nella nostra traversata.
Questa dama a cui ci riferiamo porta anche, come a coprirne una parte, un velo che le ricade sulle spalle. È il velo della santità e della purezza, proprie di quella magnificatissima parte del nostro ESSERE.
Nella mano destra la dama in questione porta una chiave che rappresenta lo strumento che apre tutte le porte e che allude a quella sacratissima parte del nostro proprio ESSERE che chiamiamo l’umiltà.
Certamente, compagni, come ben affermò il nostro benedetto Avatara, solamente l’umiltà può concederci la gioia di farci sempre avanzare verso la dimora del Padre. Nel linguaggio della Pistis Sophia svelata, il nostro Guru ci avverte tutti riguardo la necessità di eliminare dalla nostra natura i parassiti dell’orgoglio, dell’amor proprio, della boria, della superbia, della vanità ecc. ecc. ecc. e sottolinea sul fatto che, in linguaggio ermetico, l’umiltà e la pietà sono rappresentate nel testo sacro da Marta.
Il nostro adorabile Patriarca insiste con noi sulla necessità di essere pietosi verso i nostri simili, dato che solo in questo modo la Grande Legge avrà pietà nei nostri riguardi. La preghiera del Signore ci dice: «Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori».
È necessario ricordare che davanti ai Signori del Karma abbiamo ingenti quantità di karma accumulate, e molte di quelle cambiali karmiche ci vengono perdonate solamente con l’intervento del nostro Cristo intimo di fronte ai tribunali della Santissima Legge superiore.
Solamente le buone azioni, il retto pensare e il retto sentire possono aiutarci ad essere contemplati dalla Legge del Karma con misericordia. Perciò la chiave di questa dama appare un po’ ingrandita, per dare rilevanza al suo significato. Quella è la chiave che apre tutte le porte del mondo dello Spirito.
Per raggiungere i livelli superiori della Maestria è indispensabile camminare lungo i binari della pietà e dell’umiltà. Entrambe le caratteristiche avanzano insieme nel sentiero del doppio filo del rasoio. Quando serbiamo rancori nella nostra psiche o nel nostro cuore verso alcuni compagni o compagne, sia della vita orizzontale sia all’interno del Cammino Segreto, il nostro avanzamento si ferma e non si mette in marcia fino a quando non avremo abbracciato la pietà e l’umiltà. Sarebbe assurdo che l’ESSERE ci ricevesse nel suo regno finché noi carichiamo, ben addentro nella nostra psiche, questo tipo di calamità: diffidenze, rancori, antipatie, risentimenti e altre erbe di malaugurio…
La dama del nostro tema si trova, nuovamente, tra due colonne, che in questo caso allegorizzano precisamente misericordia e giustizia, alle quali alludiamo quando pronunciamo l’Invocazione del saggio Salomone. Ricordiamo quella frase che ci dice: «Misericordia e Giustizia, siate l’equilibrio e lo splendore della mia vita».
Nella nostra vita quotidiana dobbiamo stare attenti a mostrare pietà verso i nostri fratellini minori, in quanto essi si portano dentro Essenze animiche che stanno vivendo la loro evoluzione verso il regno umano. Lo espresse bene il Maestro Samael quando ci disse: «Non è preparato per questo cammino quel o quella compagna o compagno che, vedendo sul bordo della strada un cagnolino abbandonato e che con gli occhi gli stia supplicando un tozzo di pane, lo abbandona al suo destino senza provare alcun rimorso». Terribili parole, amici e amiche.
Quando il Nazareno (V.M. Aberamentho) stava vivendo la sua viacrucis, con tutto il supplizio che ciò supponeva, in ogni momento disse: «Padre, perdonali perché non sanno quel che fanno»…
Certamente, quando la nostra Coscienza dorme non sospettiamo neppure remotamente i gravissimi danni che stiamo facendo agli altri e in nessun modo notiamo di rispettare le dinastie solari. Anche così, i Fratelli della Luce, ci perdonano molte delle nostre iniquità.
È anche bene segnalare che la donna della nostra incisione porta all’altezza della vita una specie di cinturone che rivolge una delle sue parti verso il petto di lei, specificamente verso la regione che in Cabala segreta chiamiamo TIPHERETH. Tiphereth rappresenta il nostro punto di connessione con il nostro ESSERE, e quando un Adepto ha necessità di conoscere la volontà dell’ESSERE su qualche questione determinata si concentra direttamente su quella parte della sua anatomia e riceve la risposta del suo Reale ESSERE. Così funziona questo cammino, caro lettore.
È necessario essere pietosi anche con quelli che non ci amano. Perciò nella Gnosi diciamo: «Siano benedetti quelli che ci amano perché ci comprendono, ma siano benedetti anche quelli che non ci amano perché non ci comprendono». Straordinaria frase, compagni del cammino. Non dimentichiamolo, tutti facciamo parte della stessa creazione, tutti, assolutamente tutti…
Quando diamo un’elemosina stiamo compiendo un atto di pietà, ma chi si vanta di essere pietoso sta istantaneamente distruggendo con la mano sinistra quel che ha fatto con la mano destra.
In fine, ai piedi di questa incisione possiamo apprezzare due angeli che custodiscono questa virtù…
Alla base di questa istituzione possiamo apprezzare la seguente frase in latino:
«Exerse te ipsum ad Pietatem. Nam corporalis exercitatio ad modicum vtilis est, Pietas autem ad omnia vtilis est. Ep.1. ad Timoth, 4».
Traduzione: ‘perché l’esercizio fisico è utile a poca cosa, mentre la pietà è utile a ogni cosa’. Lettera 1, Timoteo 4.
«Predizione dell’apostasia
1 Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demòni
2 sviati dall’ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza.
3 Essi vieteranno il matrimonio e ordineranno di astenersi da cibi che Dio ha creati perché quelli che credono e hanno ben conosciuto la verità ne usino con rendimento di grazie.
4 Infatti tutto quel che Dio ha creato è buono, e nulla è da respingere, se usato con rendimento di grazie,
5 perché è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera.
Il buon ministro di Cristo
6 Esponendo queste cose ai fratelli, tu sarai un buon servitore di Cristo Gesù, nutrito con le parole della fede e della buona dottrina che hai imparata.
7 Ma rifiuta le favole profane e da vecchie; esèrcitati invece alla pietà,
8 perché l’esercizio fisico è utile a poca cosa, mentre la pietà è utile a ogni cosa, avendo la promessa della vita presente e di quella futura.
9 Certa è quest’affermazione e degna di essere pienamente accettata.
10 Infatti per questo fatichiamo e combattiamo: abbiamo riposto la nostra speranza nel Dio vivente, che è il Salvatore di tutti gli uomini, soprattutto dei credenti.
11 Ordina queste cose e insegnale.
12 Nessuno disprezzi la tua giovane età; ma sii di esempio ai credenti, nel parlare, nel comportamento, nell’amore, nella fede, nella purezza.
13 Àpplicati, finché io venga, alla lettura, all’esortazione, all’insegnamento.
14 Non trascurare il dono che è in te e che ti fu dato mediante la parola profetica insieme all’imposizione delle mani dal collegio degli anziani.
15 Òccupati di queste cose e dèdicati interamente ad esse perché il tuo progresso sia manifesto a tutti.
16 Bada a te stesso e all’insegnamento; persevera in queste cose perché, facendo così, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.
Vi allego alcune frasi per la riflessione:
«Ciò che la pioggia è per il fuoco, la pietà lo è per la collera».
Schopenhauer
«Chi non abbia pietà per gli altri non ne troverà nessuna per sé».
Rubén Darío
«Una pietà illimitata per tutti gli esseri viventi è la prova più ferma e più sicura della condotta morale».
Schopenhauer
«Se non ci fosse più pietà tra i poveri che tra i ricchi, i mendicanti sarebbero molte volte morti di fame».
William Langland
«Beati i misericordiosi perché otterranno misricordia».
Vangelio di San Matteo
DEI GRATIA.
─‘Per grazia di Dio’─.
KWEN KHAN KHU