Le tre età o Scudo di armi con un teschio, Albrecht Dürer

Le tre età

Le tre età 850 480 V.M. Kwen Khan Khu

Molto amati lettori e lettrici:

Vi scrivo per farvi giungere la presente incisione che porta il tutolo…

… LE TRE ETÀ

Le tre età o Scudo di armi con un teschio, Albrecht Dürer
Las tres edades o Escudo de armas con una calavera, —
Albert Durero (1471 y 1528).

Originalmente, questa incisione fu chiamata Scudo di armi con un teschio, ma in verità il suo significato va oltre a una simile descrizione. L’incisione fu opera dell’illustre Albrecht Dürer, pittore rinascimentale che visse tra il 1471 e il 1528, e venne realizzata nel 1503.

Dürer riformulò il tema del memento mori in una maniera brillantemente inusuale. La donna vestita a festa è identificata dalla corona come un sposa, ma la persona che l’abbraccia da dietro è un uomo selvaggio. Questa figura tradizionale del folclore tedesco suole essere presente nelle nozze, ma il suo scudo, invisibile per la giovane, rivela che è un sostituto della morte.

È interessantissimo vedere la donna agghindata, adornata con la veste propria della bellezza della gioventù. Ha i capelli arricciati e una corona meravigliosa sulla testa, poiché è ben certo che la gioventù è la corona della nostra esistenza.

Dietro di lei osserviamo un uomo selvaggio che porta con sé un bastone al quale si appoggia. Quella è la nostra vecchiaia, e la vecchiaia rimpiange sempre i tempi della gioventù. Da ciò deriva il fatto che si senta attratto dalla giovane, come volendo possederla.

Tale fanciulla prende con una delle mani (la sinistra) un nastro che spunta dalle ali che, di certo, attraversano il bastone nella sua parte superiore. Quelle sono le ali dell’ispirazione, le ali dell’immaginazione creatrice che non dovremmo mai perdere per mantenerci sempre in quell’età gaia dentro e fuori di noi.

L’autore volle che noi potessimo contemplare un elmo e dei fiori che lo circondano per farci capire che quei valori sacri della gioventù devono essere difesi ad ogni costo al fine di allontanare da noi la morte.

La parca appare simbolizzata in uno scudo che riposa su un libro antico. È il libro della vita, il libro della nostra vita. Alcuni autori commentano che l’angolo del cranio nello scudo è esattamente quello della testa della giovane

Possiamo osservare tre pietre sul suolo di questa incisione. Tali pietre sono l’allegoria della gioventù, la maturità e la vecchiaia.

L’uomo selvaggio che cerca di abbracciare la giovane della nostra incisione ha in verità un aspetto sgradevole. È un aspetto che mostra l’abbandono, la sporcizia, la degenerazione del nostro corpo quando gli abbiamo permesso di cadere nella braccia dell’entropia e della trasandatezza.

Permettetemi ora di farvi arrivare alcune frasi per la riflessione:

«La gioventù ha sempre l’illusione come alimento».
Cartesio

«I giovani sono come le piante: dai primi frutti si vede quel che possiamo aspettarci per l’avvenire».
Democrate

«I desideri del giovane mostrano le virtù future dell’uomo».
Cicerone

«Tutto passa, in verità, e la gioventù più velocemente di tutto!».
Rubén Darío

«Si burlarono di un uomo avanzato negli anni perché gli piacevano le donne giovani. È l’unico modo – rispose lui – di ringiovanirsi, e questo lo desiderano tutti».
Goethe

FAC QUOD FACIENDUM EST.
─‘Fa’ quel che deve essere fatto’─.

KWEN KHAN KHU