Vi faccio giungere ora la seconda incisione della sequenza di quattro totali realizzate dall’artista fiammingo Gérard Van Groeningen nell’anno 1573. Questa è la serie di incisioni inglobate con il titolo I quattro modi di vivere sulla terra.
Per cominciare a cercare di realizzare una descrizione di questa bellissima incisione, prima di tutto dobbiamo ricordare l’uomo che Leonardo da Vinci disegnò a suo tempo con le gambe e le braccia aperte a formare un Pentalfa per dire alla storia che il VERO UOMO è l’Uomo-Pentalfa, in altre parole l’uomo autorealizzato.
Questa incisione, amiche e amici, appare intitolata nella sua parte superiore con queste parole: «LO STUDIO È LA CAUSA DELLA TRANQUILLITÀ».
Tuttavia, gnosticamente parlando, sarebbe meglio intitolarla «LA MEDITAZIONE E LA PREGHIERA SONO LA CAUSA DELLA TRANQUILLITÀ».
Ma a che cosa ci riferiamo quando trattiamo la questione dello STATO DI GRAZIA? Senza dubbio ci riferiamo alla ricerca della salvazione della nostra anima o dei valori che la riguardano, quello è trovarsi in stato di GRAZIA.
L’incisione in questione venne elaborata da Jacob Böhme (1575-1624) in una delle sue opere postume. Per molti dei ricercatori questo libro è considerato uno dei suoi scritti più difficili.
Amici e amiche molto cari,
con immensa allegria, amici e amiche, vi faccio giungere la presente incisione che ha per titolo “I tre principii della manifestazione divina”
Tale incisione, “Ercole al bivio”, esotericamente, allude alla decisione che ogni aspirante a UOMO SOLARE deve prendere, in altre parole, a ogni Bodhisattva che, avendo già innalzato i suoi sette Serpenti di Fuoco, deve decidersi chiaramente tra la Via Secca dell’alchimista o la Via Umida dell’arte trasmutatoria.
Vi consegno ora il messaggio contenuto in questa iscrizione appartenente al frontespizio del libro chiamato “Tutti gli scritti teosofici del benedetto e illuminato Jacob Böhme”
Quest’opera d’arte appartiene a Giulio Bonasone, pittore italiano che fu attivo tra gli anni 1531 e 1576.
Come bene lo espresse Mircea Eliade in una della sue opere: «La mitologia è la vera storia, perché dietro ad essa si trovano le autentiche realtà, ma espresse in maniera enigmatica».
In questa opportunità voglio mostrarvi una scultura antichissima che risponde al nome di Glykon.