Tale incisione, “Ercole al bivio”, esotericamente, allude alla decisione che ogni aspirante a UOMO SOLARE deve prendere, in altre parole, a ogni Bodhisattva che, avendo già innalzato i suoi sette Serpenti di Fuoco, deve decidersi chiaramente tra la Via Secca dell’alchimista o la Via Umida dell’arte trasmutatoria.
Vi consegno ora il messaggio contenuto in questa iscrizione appartenente al frontespizio del libro chiamato “Tutti gli scritti teosofici del benedetto e illuminato Jacob Böhme”
Quest’opera d’arte appartiene a Giulio Bonasone, pittore italiano che fu attivo tra gli anni 1531 e 1576.
Come bene lo espresse Mircea Eliade in una della sue opere: «La mitologia è la vera storia, perché dietro ad essa si trovano le autentiche realtà, ma espresse in maniera enigmatica».
Mi compiace farvi giungere una spiegazione riguardo una pittura creata dall’artista rinascimentale fiammingo di nome Pieter Bruegel il Vecchio chiamata Il misanstropo
In quest’opera artistica si può apprezzare una fanciulla (una Isis o sacerdotessa) che compie le sue purificazioni di fronte al fuoco che arde in un recipiente e che è collegato a dei raggi luminosi che vengono dal cielo.
Mi avvicino a tutti voi per farvi giungere una descrizione gnostica della presente incisione che corrisponde a un libro chiamato MISTERIUM MAGNUM, del mistico tedesco Jacob Böhme (1575-1624), e che fa riferimento a “Gesù e Mosè”
Ci addentriamo in quest’opportunità in questa incisione che fu fatta ad Anversa (Belgio) nell’anno 1624. Essa ricevette il titolo: Angelo incatenato al mondo.
Fu una delle opere più pie conosciute nell’Europa del secolo XVII. Il tema centrale di queste opere fue sempre l’amore divino e l’anima umana, e molti autori affermano che all’artista piacque sempre rappresentare queste virtù con sembianze infantili, associando le sue incisioni ad Eros Cupido oppure a Gesù bambino.
Quest’opera artistica fu creata nel 1516. Fu opera di Jean Perreal, di Parigi.
La parte centrale di questa illustrazione alchemica ci presenta l’Alchimista in piedi mentre osserva il Mercurio, che è seduto su un focolare che, a sua volta, da parte di un albero.
Vi faccio giungere questa bella incisione che appare sul frontespizio di un’opera chiamata NUMEROLOGIA DELLA NATURA.