Questa incisione mostra una dama, che è rappresentativa della comprensione, in quanto una delle facoltà animiche che dovrebbero essere presenti nella nostra vita.
La presente incisione, attribuita a Marten de Vos (1532-1603), ci mostrano che le virtù conquistano i vizi.
Il V.M. Kwen Khan Khu vuole condividere con noi alcune riflessioni su quattro importanti e davvero illuminanti incisioni alchemiche.
Ma a che cosa ci riferiamo quando trattiamo la questione dello STATO DI GRAZIA? Senza dubbio ci riferiamo alla ricerca della salvazione della nostra anima o dei valori che la riguardano, quello è trovarsi in stato di GRAZIA.
L’incisione in questione venne elaborata da Jacob Böhme (1575-1624) in una delle sue opere postume. Per molti dei ricercatori questo libro è considerato uno dei suoi scritti più difficili.
Amici e amiche molto cari,
con immensa allegria, amici e amiche, vi faccio giungere la presente incisione che ha per titolo “I tre principii della manifestazione divina”
Tale incisione, “Ercole al bivio”, esotericamente, allude alla decisione che ogni aspirante a UOMO SOLARE deve prendere, in altre parole, a ogni Bodhisattva che, avendo già innalzato i suoi sette Serpenti di Fuoco, deve decidersi chiaramente tra la Via Secca dell’alchimista o la Via Umida dell’arte trasmutatoria.
Vi consegno ora il messaggio contenuto in questa iscrizione appartenente al frontespizio del libro chiamato “Tutti gli scritti teosofici del benedetto e illuminato Jacob Böhme”
Quest’opera d’arte appartiene a Giulio Bonasone, pittore italiano che fu attivo tra gli anni 1531 e 1576.
Come bene lo espresse Mircea Eliade in una della sue opere: «La mitologia è la vera storia, perché dietro ad essa si trovano le autentiche realtà, ma espresse in maniera enigmatica».
Mi compiace farvi giungere una spiegazione riguardo una pittura creata dall’artista rinascimentale fiammingo di nome Pieter Bruegel il Vecchio chiamata Il misanstropo